Cibo ecologico per salvaguardare l’ambiente, è veramente così?

Agricoltura biologica, raccolta differenziata e riduzione degli sprechi. Sono solo alcune delle più conosciute iniziative ecologiche per salvaguardare l’ambiente e far trionfare l’ecologia. Peccato che il cibo ecologico, per alcuni, sia solo una sorta di trend da seguire. Come si fa ad essere sicuri dell’impatto ambientale di ciò che si mangia ogni giorno?

Noi esseri umani siamo fatti così: siamo perfettamente in grado di riconoscere gli effetti devastanti derivanti da scorie e rifiuti abbandonati, ma non ci rendiamo conto dei processi di produzione che l’ambiente ha dovuto subire per poter fabbricare il cibo ecologico. Tra pochi anni ci si augura che tutti gli impianti possano dichiarare l’emissione di CO2, per determinare anche l’impatto ambientale. Oltre alle calorie e agli ingredienti, in etichetta avremo finalmente questo dato.

Un piccolo passo, ma non basta per salvaguardare l’ambiente. Per rendere realmente il cibo ecologico bisogna tenere conto di certi parametri e valori, oltre ai metodi di produzione, coltivazione e allevamento. I dubbi rimangono, perché questa sorta di eco-etichetta costerà parecchio. Ci saranno da effettuare degli studi, che sappiamo benissimo, sono onerosi. Non si può non pensare che il prezzo finale che il consumatore dovrà pagare per il cibo ecologico e per la salvaguardia ambientale sarà piuttosto salato, tanto da cercare la convenienza piuttosto della qualità.

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