Zafferano: come riconoscere quello originale e di qualità?

Sapete che lo zafferano è uno dei prodotti maggiormente contraffatti? In questo nuovo articolo vi aiuteremo a riconoscere lo zafferano originale dai surrogati. Ovviamente la prima cosa che dovete fare è leggere sempre cosa c’è scritto sulla bustina. Il processo di produzione è meticoloso, e questo giustifica anche i prezzi esagerati. Lo zafferano di qualità è made in Italy e ha ottenuto la certificazione DOP, quello più pregiato è prodotto a San Gimignano, seguono quello dell’Aquila e di Sardegna.

Lo zafferano fresco ha un colore molto intenso tra il rosso e l’arancio, spesso viene confuso con la curcuma perché entrambi non hanno un odore forte. Per scoprire qualcosa in più su questa spezia bisogna fare qualche passo indietro e scoprire da dove si ricava. Il fiore ha 6 petali di colore viola, con 3 stami gialli e 3 stimmi rossi. Gli stami sono la parte maschile del fiore, mentre gli stimmi quella femminile e si possono distinguere facilmente perché sono uniti alla base. È dagli stimmi che si ottiene lo zafferano, qui si concentra l’aroma, il sapore e anche il colorante. Dopo aver macinato gli stimmi si ottiene una polvere fine. I surrogati hanno anche parti di stami e di curcuma e hanno un colore più intenso rispetto a quello originale.

Come distinguere lo zafferano originale dai surrogati? Trucchi e segreti per piatti perfetti
Come distinguere lo zafferano originale dai surrogati? Trucchi e segreti per piatti perfetti

L’effetto “colorante” dello zafferano di qualità non è immediato ma dovete aspettare qualche minuto prima che sprigioni la sua magia nel piatto. Noi abbiamo un piccolo trucchetto per scoprire se lo zafferano è originale, è semplicissimo e potete provarlo anche voi. Mettete 1/10 di grammo di zafferano in una tazzina da caffè con alcool e aspettate. Dopo qualche minuto inizierà a colorarsi, se è puro, l’effetto durerà per tutto il giorno. Infine vi ricordiamo che esiste anche lo zafferanone, una spezia che viene dall’Egitto ricavata dal cardo selvatico. Con lo zafferano ha in comune solo il colore, ma la qualità lascia molto a desiderare.

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