Come si prepara il caffè nel mondo?

Le nostre giornate non iniziamo mai senza il caffè. Quando siamo in vacanza all’estero cerchiamo il caffè all’italiana ma ci sono tanti modi per preparare la bevanda. Ecco come si prepara il caffè nel mondo.

Caffè, tutti i modi per farlo

Al risveglio l’aroma di caffè ci coccola e ci aiuta ad iniziare meglio la giornata. Per noi italiani il caffè è un vero e proprio rito ma spesso dimentichiamo che non esiste solo un modo di fare il caffè. Il nostro palato ci suggerisce che è l’unico ma vi invitiamo a proseguire nella lettura per scoprire le differenze nelle varie preparazioni e nel sapore.

Espresso, moka e napoletano: il caffè all’italiana

Il caffè espresso è ristretto e cremoso, profumo invitante e sapore unico. Per la preparazione è necessario avere a disposizione una macchina e controllare anche la temperatura dell’acqua oltre alla pressione della macchinata e alla grana del caffè. Si beve bollente per evitare che si perdano l’aroma e la consistenza. Nelle nostre case comunque non manca mai la macchinetta per fare il caffè: la moka. Si compone di tre parti: una base dove si versa l’acqua, il filtro per il caffè macinato, e il corpo che raccoglie il caffè. Durante la preparazione si deve prestare particolare attenzione a mantenere il livello dell’acqua sotto la valvola di pressione, e non mettere troppo caffè. La fiamma deve essere molto bassa, in questo modo il caffè sarà ancora più ricco di sapori. Con l’arrivo dell’estate si può gustare anche freddo, basta farlo più lungo e versarlo in una bottiglia di vetro da mettere in frigo oppure in freezer per la versione granita di caffè. Se passate da Napoli tutti vi diranno che la città è la patria del caffè, per la preparazione serve una caffettiera particolare che è diversa dalla moka. Ci sono due tazze metalliche incastrate con un filtro al centro, dopo aver portato l’acqua a bollore si capovolge per farla passare nel filtro con il caffè, che è pronto dopo circa 10 minuti.

Il caffè nel resto del mondo

Caffè alla turca: per prepararlo si usa il caffè tostato e macinato fresco, oppure frantumato nel mortaio sul momento. Il bricco in rame stagnato, cezve o ibrik, si riempie prima di acqua in base ai caffè da preparare e poi si aggiungono 2 cucchiaini per tazza. Si porta tutto ad ebollizione e poi si riempie la tazza a metà, si riporta ad ebollizione e si distribuisce il caffè e la schiuma. In fase di preparazione si può anche zuccherare. Il caffè alla turca è diffuso anche in Grecia e nei Balcani e si beve molto lentamente.

Caffè arabo: si usano i chicchi di caffè di qualità arabica macinati sul momento insieme ai semi di cardamomo che conferiscono un aroma balsamico unico. In base ai gusti personali si possono aggiungere anche pistilli di zafferano. La caffettiera utilizzata è la Dallah che ha il becco lungo e stretto su cui si posiziona una tazzina di acqua e mezza tazzina per l’evaporazione. Quando giunge ad ebollizione si toglie dal fuoco e si mette un cucchiaino di caffè, si mescola e poi si rimette sul fuoco. L’operazione si ripete per 3 volte e si lascia la caffettiera su un piano per far depositare la polvere prima di bere il caffè.

Caffè francese: si usa un contenitore di vetro che resiste all’alta temperatura dove versare acqua caldissima portata ad ebollizione. La dose è di 6-8 gr di polvere di caffè per una tazza da 220 cc di acqua. Dopo aver aggiunto il caffè si mescola e si lascia in infusione per 5 minuti, poi si filtra il liquido e si beve ancora caldo.

Caffè americano: lo conosciamo perché in tutti i telefilm americani i protagonisti ne bevono in quantità improponibili. È un caffè lungo che si prepara con 150 ml di acqua, quindi è meno denso rispetto al nostro. La dose di caffeina è molto elevata, quasi il 100% di quella che si trova nel caffè macinato e per la preparazione si utilizza una specifica macchinetta. Questo tipo di caffè è apprezzato anche in Gran Bretagna.

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