Pancia gonfia: cosa mangiare per non peggiorare la situazione

Quando ci si ritrova con pancia gonfia cosa mangiare diviene un’importante analisi da fare per cercare di rimediare a tale sintomo. Difatti, per andare a sconfiggere la pancia gonfia, l’alimentazione ha un ruolo indispensabile. Pertanto è importante rivedere la propria dieta, andando a prediligere cibi come pesce, ortaggi drenanti e frutti pieni di molti enzimi digestivi naturali, al posto di fritti, snack e bibite frizzanti.

Altri cibi, come legumi, frutta e verdura non sono da eliminare a priori, ma andranno selezionati e consumati con più di una accortezza. Si deve, poi, evidenziare la rilevanza della masticazione, difatti gli enzimi racchiusi nella saliva favoriscono il passaggio del cibo fino all’intestino, appunto per questo è bene evitare i pasti troppo veloci, ma cercare di prendere tutto il tempo che serve per poter masticare bene e a lungo. Un’altra accortezza fondamentale è quello di astenersi a porzioni smisuratamente abbondanti, specialmente di sera, in quanto avrebbero bisogno di lunghi tempi di digestione.

Pancia gonfia: cosa mangiare per non peggiorare la situazione

Oltre ai cibi suggeriti nel caso di pancia gonfia, troviamo poi anche piante carminative che funzionano ugualmente bene. Tra queste, si rammentano l’anice, la menta, la melissa e i semi di finocchio: perfette per una tisana, stimolano la digestione e diminuiscono al minimo i processi fermentativi. In aggiunta a un nutrimento sana e ponderata, è fondamentale fare anche un’attività fisica regolare.

Il movimento, infatti, coopera al buon meccanismo del metabolismo e, stimolando la peristalsi, sostiene la digestione, appoggia la regolarità intestinale e combatte il gonfiore. Poi, i latticini possono causare crampi e gonfiore addominale, specialmente nel caso di una conclamata intolleranza al lattosio. Difatti sarebbe preferire le alternative come latte e formaggi vegetali, o anche provare lo yogurt, dove, grazie all’ambiente acido, gran parte del lattosio diventa già predigerito.

Anche ceci, fagioli, piselli, lenticchie e altri legumi sono poi responsabili del gonfiore, ciò è dovuto soprattutto all’elevato contenuto di fibre. Però, è proprio tale caratteristica uno dei loro punti di forza ai fini nutrizionali. Il segreto è inserirli nella dieta gradualmente, allo scopo che l’intestino abbia modo di abituarsi, e cuocerli sempre per il tempo necessario, di maniera che diventino più molli e ben digeribili.

Uva, fichi, prugne e altra frutta piena di zuccheri con la combinazione di fruttosio e fibre sostiene la fermentazione intestinale, originando meteorismo e ingrossamento. La cosa migliore è utilizzare degli alimenti della medesima categoria con livello minore di fruttosio, come gli agrumi e i frutti di bosco. Infine, l’acqua è un prezioso compagno del benessere intestinale. Specialmente se è povera di sodio, ma piena di solfati e magnesio.

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