Come concimare le patate: ecco il metodo naturale

Le patate sono tra gli ortaggi maggiormente amati ed utiizzati in ogni ambito possibile che identificano anche una naturale propensione all’aspetto culinario, anche se in realtà sono dei tuberi che per tantissimi anni, in passato sono state viste non propriamente di buon occhio. Oggi coltivare e concimare le patate identifica qualcosa di assolutamente necessario a partire dai grandi produttori fino al piccolo orto di casa e comprendere come concimare questi importanti ortaggi è qualcosa di fondamentale per un buon raccolto.

La patata è un tubero e come tale, come avviene per le cipolle o altri ortaggi simili, cresce sottoterra, per questo è ancora più importante comprendere in modo efficace la natura di questi ortaggi.

Ma come coltivare e concimare le patate? Quando è il momento giusto?

Patate, come concimare questi tuberi? Ecco il momento giusto ed il metodo naturale migliore

Come concimare le patate

La patata è una forma di vegetale nativa della zona centrale delle Americhe, diffusa in Europa a partire dal Settecento: non essendo naturalmente presente nelle culture del Vecchio Mondo, le piante come questa venivano considerate non adatte all’alimentazione, ed a lungo è stata considerata esclusivamente una pianta ornamentale oppure un cibo per gli animali da allevamento, come i maiali.

Non sono effettivamente verdure, in quanto non si consuma il germoglio ma per l’appunto il tubero che è molto ricco di amido, e riesce ad essere perfetta se cucinata in praticamente ogni modo. Ma essendo proprio un tubero è essenziale una adeguata concimazione, prima e durante la crescita.

A partire da alcuni mesi da prima della coltivazione, che inizia generalmente con l’inizio della primavera, il terreno deve essere arricchito da un compost di tipo organico come stallatico equino oppure cornunghia, ossia quello di tipo biologico ottenuto da unghie o corni di animali.

Ma anche i vari humus come quelli degli invertebrati come i lombrichi sono assolutamente importanti, le patate necessitano di un terreno mediamente ricco di azoto ma le migliori colture possono essere ottenute con un compendio di nutrienti come anche l’acqua di cottura delle verdure, fondi di caffè (che sono ricchi di sali minerali) e tante altre cose che sono identificabili come materiali “di scarto” per la maggior parte dei casi.

Qualsiasi concime non va innestato troppo in profondità, al massimo a 30 centimetri dalla superficie così da poter essere effettivamente in grado di rilasciare i contenuti organici in questione che sono poi naturalmente acquisiti dai tuberi in crescita.

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