Mangiare riso riscaldato, non farlo mai: ecco le conseguenze sull’organismo

E’ sicuramente il riso la forma di cereale maggiormente diffusa per consumo numerico ma anche per diversificazione, elemento culturale dell’Asia in generale, in particolare ma anche di tutto il mondo in quanto le diverse varianti di qusta pianta abituata ai contesti umidi, ma anche adattiva sotto vari punti di vista. Il riso però va “trattato” adeguatamente ed anche dopo la cottura è meglio non mangiare mai questo alimento riscaldato soprattutto se non si provvedere con una certa attenzione all’ambito di conservazione.

Non si tratta di una forma di eccesso di premure in fatto di sicurezza, ma qualcosa che è un potenziale fattore di rischio anche molto serio: perchè è meglio non mangiare riso riscaldato?

Proviamo a scoprirne le motivazioni nelle prossime righe, come evidenziato da vari studi molto seri, che è meglio provare a non subire.

Fai attenzione al riso riscaldato, mai mangiare questo alimento: ecco cosa può accadere

Mangiare riso riscaldato

Il riso è un alimento estremamente bilanciato e ricco di nutrienti, la sua capacità di essere conservato anche a lungo nelle giuste condizioni lo rende molto utile e facile da trasportare in relazione a quanto può effettivamente “crescere” con la cottura, e mantenuto essiccato può effettivamente essere utile anche come agente “restringente” degli ambienti umidi.

Il problema sorge quando il riso viene consumato dopo un certo lasso di tempo e se viene riscaldato, indifferentemente “come”, se tramite forno, padella o microonde: in questo caso può attivarsi una forma di batterio conosciuto come Bacillus cereus, che è una delle cause principali di intossicazione alimentare che porta anche sintomi come vomito o diarrea oltre che debolezza, fiacchezza e la potenziale caratteristica di rendere il sistema immunitario debole, e quindi “aperto” ad altre malattie che possono avere anche conseguenze estremamente gravi e diversificate nei sintomi, a lungo termine.

Chi è già in stato di salute cagionevole in particolare può vedere la propria condizione peggiorare.

Per cui è una buona idea ricordarsi di alcune nozioni relative al post cottura, ossia essere posto in frigo al massimo entro un’ora dalla cottura, consumare il riso entro il giorno successivo ed una volta che si è scelto di consumarlo una seconda volta, riscaldarlo ad alte temperature così da ridurre al minimo la potenziale presenza del batterio di cui sopra.

Riscaldandolo inoltre più di una singola volta, si può determinare una situazione positiva per il batterio che può moltiplicarsi con una terza cottura.

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