“Non mangiare miele” ecco chi non dovrebbe mai consumarlo, attenzione

Il miele è stato a lungo uno dei pochissimi rimedi di carattere dolcificante e quindi edulcorante disponibili per la maggior parte delle situazioni, in quanto fino all’epoca industriale che ha aperto le porte alla coltivazione su larga scala della canna da zucchero, ha costituito il principale alimento in grado di addolcire le pietanze anche se a lungo ha costituito un reale alimento importante anche “a se stante”. Comprensibilmente il miele ha portato una reale cultura dell’apicoltura che è stata riscoperta anche in tempi recenti. Eppure ci sono alcuni casi in cui sarebbe meglio consigliare di non mangiare affatto miele, per vari motivi.

Esistono sicuramente delle disparate allergie alla sostanza in questione ma anche particolari condizioni strutturali e mediche ne sconsigliano il consumo.

Al punto che in alcuni casi può essere addirittura nocivo. Ma in quali casi?

Perchè alcuni non dovrebbero mangiare miele?

non mangiare miele

Va specificato che a parità di peso, e di nutrimento, il miele è considerabile un alimento molto migliore dello zucchero di canna, in quanto sviluppato dalle api, e “riconoscibile” in modo particolare dal nostro organismo come sostanza naturale altamente nutritiva.

La trasformazione del miele infatti arriva attraverso un processo enzimatico che porta proprio le api, sviluppare questa sostanza appiccicosa e zuccherina, trasformando il nettare o la melata dei fiori dell’impollinazione proprio in miele, che serve alla loro prole e come “rifornimento”.

La struttura del miele è ricca ma semplice allo stesso tempo: composto da zuccheri naturali come saccarosio e fruttosio in maniera specifica, nella maggior parte è consigliabile in quasi tutti i casi.

Quasi perchè i diabetici dovrebbero limitare al massimo il suo consumo (anche se è comunque “meno peggio” dello zucchero, anche perchè è necessaria una piccola quantità per addolcire rispetto allo zucchero), ed il consumo non è consigliato al di sotto dell’anno di età, in quanto entro questa specifica fase l’organismo del bambino non ha sviluppato una forma di protezione nei confronti della tossina botulinica, potenzialmente possibile da riscontrare nel miele.

Resta un alimento molto calorico, se si soffre di obesità o anche sovrappeso è consigliabile ridurre molto il consumo di miele soprattutto se si riscontra uno molto frequente, ma anche se si soffrono di particolari allergie magari dovute al tipo di fiore impollinato, è meglio evitare il consumo.

Resta aperto il “dibattito” intorno al consumo “giusto” del miele da parte dei vegani anche se in questo caso si tratta di qualcosa di maggiormente legato alla scelta morale.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy